Il benessere degli operatori sanitari e l’importanza della comunicazione

L’incomunicabilità tra reparti, l’assenza di collaborazione, strutture non attrezzate e poco confortevoli, soprattutto in ambiente ospedaliero, rischiano di compromettere seriamente la qualità del servizio di chi opera. 

A tale proposito, il documento OMS Salute 2020 di orientamento delle politiche sanitarie europee e nazionali punta l’attenzione sull’esigenza di rafforzare i servizi sanitari, mettendo al centro la persona e creando ambienti favorevoli al benessere individuale e della comunità. È necessario dunque sviluppare ambienti lavorativi accoglienti e attrezzati, dove sia piacevole assistere e al tempo stesso essere assistiti. 

Benessere degli operatori sanitari: perché le divise sono importanti 

Tra le forniture e le attrezzature necessarie per svolgere adeguatamente il proprio lavoro, rientrano indubbiamente gli accessori e le divise del personale sanitario. Infermieri, medici, collaboratori devono avere un aspetto pulito e curato non solo per motivi estetici ma soprattutto per motivi di igiene e sicurezza. Le divise per i professionisti sanitari, devono infatti necessariamente possedere le seguenti caratteristiche: 

• Resistenti: in quanto sottoposte a numerosi lavaggi e sanificazioni dal momento che entrano in contatto con diverse sostanze usate in ambiente sanitario; 
• Versatili: devono possedere almeno una tasca per avere a portata di mano oggetti per ogni evenienza; 
• Leggere e traspiranti: un operatorio sanitario necessita di indumenti freschi e leggeri perché sottoposto a una vita frenetica; 
• Comode: oltre che per motivi di benessere fisico, è fondamentale che abiti e calzature non intacchino la mobilità; 
• Protettive: i professionisti del settore sono soggetti a rischio di contaminazione, ragion per cui la prevenzione viene prima di tutto. 

Ti potrebbe interessare: L’importanza della divisa tra estetica e funzionalità.

L’importanza della comunicazione in sanità 

“Tra medici e pazienti comunicare bene è già una terapia“

(Umberto Veronesi)

• Le parole creano relazioni.  
• Le parole vanno pesate e pensate. 
• Le parole hanno valore terapeutico. 

Ma non solo linguaggio verbale. Ogni nostro comportamento è comunicazione e questo vale anche per il linguaggio non verbale, basti pensare alla gestualità, alla mimica facciale e persino al silenzio. 

Tutto questo assume valore fondamentale se si lavora a contatto con le persone, e prevalentemente in ambito sanitario. 

Instaurare un rapporto professionista-paziente è di primaria importanza per la buona riuscita anche della stessa terapia. Ragion per cui gli addetti nel settore sanitario devono dimostrare oltre che competenze tecniche e professionali nel settore medico, anche la conoscenza di tecniche comunicative idonee per favorire un buon rapporto con gli assistiti. 

Una comunicazione frettolosa e incomprensibile, piena di tecnicismi e frasi ‘autorevoli’, peggiora tanto lo stato di salute di chi è in cura quanto quello dei familiari che lo assistono. 

Il coinvolgimento emotivo, per quanto difficile quando si è abituati a combattere quotidianamente con le emergenze sanitarie, rimane sempre e comunque un aspetto necessario per sviluppare una comunicazione attenta ai bisogni dell’assistito. Il tutto ovviamente, senza intaccare la fermezza e l’autorevolezza del ruolo. Insomma: la sensibilità comunicativa è essa stessa cura.